
*Per “Realtà Aumentata” (in inglese, “Augmented Reality” o “AR”) si intende una serie di informazioni sovrapposte elettronicamente a quelle naturalmente percepibili da una persona per mezzo di un computer dotato di webcam o tramite dispositivi mobili (smartphone, tablet). La persona, quindi, pur continuando a “vivere” appieno la sua realtà fisica, percepisce come arricchito di informazioni (grafiche, video, audio…) il contesto in cui si trova.
Fra le ormai innumerevoli applicazioni della Realtà Aumentata* già sperimentate con successo, quella nelle mostre e nei musei è senz’altro fra le più “naturali” e con vastissime prospettive di diffusione.
Pensiamo ai cataloghi, ai depliant, alle didascalie, ai totem e a tutti gli altri supporti fisici che vengono tradizionalmente prodotti per fornire una chiave di interpretazione, un contesto storico o la descrizione scientifica di quanto è in mostra: fornire commenti e/o informazioni supplementari a corredo dell’opera d’arte o dell’oggetto esposto, infatti, è da sempre compito e preoccupazione di chi allestisce questi luoghi della cultura.

Le informazioni vengono sovrapposte in tempo reale all’opera d’arte inquadrata dal visitatore con il suo device. Clicca sull’immagine per visualizzare un esempio.
Grazie ad apposite App tutte queste informazioni o suggestioni aggiuntive possono essere integrate nei singoli pezzi esibiti; la “magia” avviene tramite l’intercessione di un comune smartphone o di un tablet di proprietà del visitatore o noleggiato all’ingresso, come si è sempre fatto con le audioguide.
La varietà e la qualità dei contenuti integrabili, però, non sono nemmeno paragonabili a quelli sperimentati nei musei tradizionali “analogici”. La tecnologia digitale permette di sovrapporre in tempo reale agli oggetti esposti informazioni di ogni tipo – semplici commenti scritti, immagini, video… -, fino a far loro letteralmente prendere vita con animazioni grafiche di grandissimo impatto emozionale.

In un museo di storia naturale… gli “ospiti” possono improvvisamente prendere vita! Clicca sull’immagine per guardare il video.
Infatti, come avviene nel caso delle altre tipologie di “prodotti”, oggi anche il “mercato” della cultura può trarre vantaggio dall’assumere una connotazione “esperienziale” estremamente personalizzata e ad alto tasso di intrattenimento.

In ambito archeologico, la realtà aumentata può farci vedere anche ciò che non esiste più… Clicca sull’immagine per visualizzare il filmato.
Il visitatore di oggi, del resto, è la stessa persona che chiamiamo “consumatore” quando riflettiamo sulle sue preferenze d’acquisto o sulla più opportuna comunicazione promozionale delle aziende.
È dunque un visitatore multicanale ed evoluto che può trarre grande soddisfazione dall’appagamento del suo “sesto senso digitale”.

Non è detto che le informazioni aggiuntive debbano essere sempre “utili”… Si può anche andare oltre la “verità” con contenuti a effetto “Wow!”.
E il divertimento è assicurato, come in questo caso…
E se in qualche caso i due profili – visitatore/consumatore multicanale – non dovessero coincidere… certamente anche l’ospite o il turista meno confidente con la tecnologia interattiva resterà piacevolmente sorpreso della semplicità e dell’immediatezza con cui potrà accedere ai contenuti “extra” (che in qualche caso possono essere davvero spettacolari!).
Guarda un video in lingua italiana sulle molteplici applicazioni di questa tecnologia.